DIRITTO PENALE

Internet non è una zona franca: la diffamazione a mezzo social network.

Cassazione Penale, Sezione V, sentenza n. 30737/2019


“... la diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca “facebook” integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595, comma terzo, cod. pen., ... poiché la condotta in tal modo realizzata è potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato, o comunque quantitativamente apprezzabile, di persone ... la esposizione della propria idea in siffatti contesti, quindi, lungi dall’essere cautelata da una sorta di immunità da web, è, piuttosto, ‘aggravata’ per la capacità amplificativa del mezzo adoperato."

Sono previste le seguenti pene alternative:

  • la reclusione da sei mesi a tre anni;
  • la multa non inferiore a cinquecentosedici euro.